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La casa passiva: cos'è e quali sono le sue caratteristiche

                            Cosa si intende per casa passiva? 

 

La casa passiva è un edificio a basso consumo energetico che ricorre a dispositivi passivi per coprire la maggior parte del suo fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento ambientale interno. 

Grazie al suo performante isolamento termico, al sistema di ventilazione e all’apporto di energia solare, la casa passiva mantiene un ambiente interno climaticamente confortevole per tutto l’anno. 

 

Casa passiva = abitazione eco-friendly ? 

 

Assolutamente sì, perché un edificio passivo consente un notevole risparmio energetico rispetto alle abitazioni tradizionali. In conformità con la direttiva europea 2010/31/UE, adottata dal Governo italiano mediante la Legge n. 90/2013, le case passive vengono infatti classificate con la sigla NZEB (near zero energy building), in linea con l’obiettivo di raggiungere l’impatto zero. 

Sì e no se con “costruzione ecologica” ci si riferisce esclusivamente ad edifici costruiti con materiali naturali. In effetti, sebbene una casa passiva possa essere costruita con materiali naturali ed ecologici, spesso può essere realizzata anche con materiali artificiali oppure essere il frutto di un mix tra i due. 

L’80 % degli edifici passivi sono costruzioni in legno. 

 

Casa passiva = abitazione costosa? 

 

La costruzione di una casa passiva può costare tra il 15 e il 25 % in più rispetto ad un’abitazione tradizionale solamente se si considera l’investimento iniziale. 

Più i materiali sono pregiati e le caratteristiche tecniche specifiche, più i costi di costruzione  aumentano. 

Tuttavia, se si considerano i vantaggi che permette, basta poco per rendersi conto che in realtà il costo non è poi così elevato! 

In effetti, anche se l’investimento iniziale può risultare importante, il risparmio energetico di una casa passiva permette di ridurre considerevolmente i costi di gestione rispetto ad un’abitazione tradizionale nell’arco di una decina di anni. 

Poiché i sistemi e i materiali impiegati nella costruzione di una casa passiva riducono la dispersione termica sfruttando l’irraggiamento solare e i principi della geotermia, il loro valore patrimoniale è maggiore rispetto ad un’abitazione tradizionale altrettanto rispettosa delle normative termiche in vigore, ed un’eventuale vendita risulterà quindi più facile. 

 

Che tipo di architettura scegliere per una casa passiva? 

 

Per consentire un ottimo risparmio energetico e raggiungere l’obiettivo “impatto zero”, una casa passiva deve essere possibilmente orientata in direzione sud per poter accumulare la quantità massima di energia solare. 

Una casa passiva è in genere dotata di ampie aperture in direzione sud per trarre vantaggio dall’energia solare, e di un numero minimo di finestre in direzione nord al fine di evitare dispersioni di calore. 

L’isolamento termico è il cuore della casa passiva. Ecco perché una delle principali caratteristiche architettoniche di  questo tipo di abitazione è lo spessore dei muri, che garantisce il massimo isolamento. Nella progettazione di una casa passiva, si tende a prediligere una forma compatta per ottimizzare le prestazioni energetiche diminuendo la superficie da sottoporre a isolamento. 

E tu, che ne pensi della casa passiva e dei suoi vantaggi? 

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