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Intervista all'architetto Lorenzo Rossi

 

Intervistiamo l'architetto Lorenzo Rossi, che opera a Livorno presso l'omonimo Studio.

 

Che percorso di studi ha effettuato per diventare architetto?

Dopo il liceo scientifico ho iniziato l'Università di Firenze, dove prima ho preso la laurea triennale con la valutazione di 110/110 e successivamente ho proseguito gli studi, sempre a Firenze, conseguendo la laurea specialistica con la valutazione di 110/110 e lode. Lo stesso anno ho superato l'esame di stato e sono diventato architetto. Dopo la laurea ho continuato a frequentare l'Università con il ruolo di Cultore della materia per tre anni.

Qual è stato il suo percorso professionale fino ad oggi?

Ho iniziato a lavorare presso degli studi professionali locali già durante il percorso universitario. Una volta conclusa l'Università ho lavorato tre anni a Firenze nello studio Fabbricanove partecipando e vincendo diversi concorsi di architettura nazionali e internazionali. Nel 2012 mi sono spostato a Livorno dove ho iniziato la libera professione aprendo il mio studio professionale.

Cosa ama della tua professione e perché l’ha scelta?

Amo avere ogni giorno sfide nuove e diverse e mettermi in contatto con diverse figure, dalle imprese ai clienti. Ogni progetto nuovo porta con sé delle difficoltà e delle possibilità; questo mi permette di mettermi sempre in gioco.

Quali sono le principali difficoltà della sua professione?

La parte burocratica e il rapporto con le pubbliche amministrazioni è sicuramente uno degli aspetti più difficili della mia professione. Bisogna sempre restare aggiornati sull'evoluzione normativa e la quantità di documentazione extra-progettuale è in costante aumento.

Secondo lei, qual è il ruolo principale di un architetto?

Difficile definire un ruolo principale, nella stessa giornata dobbiamo essere progettisti, contabili, avvocati e psicologi. La parte della progettazione è sicuramente quella più appagante per me, ma anche la gestione del cantiere risulta essere stimolante e ricca di soddisfazioni.

Qual è, secondo lei, una qualità indispensabile per esercitare la sua professione? 

Probabilmente l'equilibrio. Dobbiamo essere bravi a trovare il giusto punto tra molti aspetti diversi e non far pendere la bilancia troppo da una parte o dall'altra.

In cosa consiste la sua professione?

Io mi occupo principalmente di piccole e medie ristrutturazioni sia a carattere residenziale che commerciale. Seguo tutto l'iter del progetto, dalla definizione preliminare, alla parte burocratica, fino alla scelta delle finiture e all'esecuzione del cantiere.

Cosa la motiva di più nella sua professione?

Le nuove opportunità che ogni lavoro ti offre, nessun progetto è uguale al precedente e quindi bisogna sempre mettersi in gioco e tenere il cervello attivo.

Di quale progetto conserva più ricordi?

Il progetto di un locale a Livorno, il Bad Elf, perchè è stato un cantiere velocissimo, in meno di un mese la committenza voleva aprire al pubblico e in quel lasso di tempo è nato anche il mio secondo figlio.

Qual è la sua città preferita?

In Italia direi Milano, anche se rimango legato sentimentalmente a Firenze. Nel mondo sicuramente New York!

Se dovessi costruirsi una casa, che aspetto avrebbe?

Immagino prevarrebbe uno stile minimalista con qualche angolo più eccentrico ed una grande cura nei dettagli.

Dove trova l’ispirazione?

Da tutto ciò che mi circonda, amo sfogliare riviste e libri, ma l'ispirazione arriva anche camminando per strada e notando un angolo o uno scorcio nuovo.

Come definisce la relazione tra l’architetto e il cliente?

Uno degli aspetti più complessi della professione. Durante gli anni della formazione il cliente è sempre un'entità astratta, ma quando inizi la professione capisci subito che il progetto nasce dal rapporto con il cliente e che, anche il proprio processo mentale, viene influenzato dalla persona che abbiamo davanti.

In cosa è specializzato?

Come dicevo prima ristrutturazione di immobili residenziali e commerciali.

Qual è la sua app preferita al momento?

Instagram, offre diversi spunti di riflessione e modelli di ispirazione direttamente nel palmo della propria mano.

Un messaggio per i tuoi futuri clienti?

Gli spazi si progettano insieme unendo le conoscenze del tecnico con le volontà del cliente, è un processo certe volte complesso ma i risultati poi sono entusiasmanti!

 

Grazie del suo tempo Arch. Rossi! 

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