Intervista all'architetto Anita Marina Cerpelloni
Intervistiamo l'architetto Anita Marina Cerpelloni, architetto presso lo Studio Paper Project Venice a Venezia.
Che percorso di studi ha effettuato per diventare architetto?
Mi sono laureata in Architettura secondo il percorso di laurea vecchio ordinamento di 5 anni, nel 1984 con tesi su "Qualità in architettura" nel dipartimento di Tipologia strutturale.
Ho avviato la mia attività professionale nel 1985 interessandomi a diversi campi: architettura, design, interior design, urbanistica e paesaggio, sicurezza del cantiere, giardini, con particolare attenzione alla Bioarchitettura e risparmio energetico con diverse specializzazioni.
Nell'ultimo decennio ho sviluppato approfondimenti nelle arti applicate dell'incisione, stampa d'arte, editoria del libro, arti pittoriche, calligrafia, arte del vetro. L'approccio al progetto è complessivo ed è sviluppato secondo le esigenze del cliente, sia per interventi residenziali, sia per quelli produttivi/ludici/comunitari. Al centro del progetto c'è sempre l'Uomo e le sue esigenze che devono trovare soddisfazione nelle scelte spaziali, del design, dei materiali e in un'ottica di architettura sostenibile.
Qual è stato il suo percorso professionale fino ad oggi?
Ho aperto il mio studio nel 1985 e posso dire di aver collaborato con altri Studi importanti: per esempio con l’arch. Giorgio Lombardi, professore IUAV, con Roberto D'Agostino, Giuseppe Camporini e Sergio Pascolo, solo per citarne alcuni.
Ho lavorato come consulente a contratto dal 2004 al 2008 con EDILVENEZIA spa, realizzando progetti per il Comune di Venezia di sistemazioni urbane, giardini e aree pubbliche. Ho lavorato direttamente con il mio studio alla realizzazione di progetti di lavori privati di residenze, hotel e design di oggetti d'arredo, giardini privati.
Inoltre ho preso parte a progetti in molte province del nord Italia (da Verona a Vicenza, passando paer molti comuni Lombardi) e in Spagna a Malaga.
A supporto dell'attività professionale di architetto tra il 2016 e il 2019 ho gestito uno spazio a galleria d'arte a Venezia con organizzazione e allestimento di numerose esposizioni di artisti italiani ed internazionali (Lettonia, USA, Giappone, Gran Bretagna, Argentina).
Ho anche insegnato presso la Scuola Abate Zanetti di Murano materie di indirizzo in grafica e comunicazione.
Infine ho avviato un'attività di design con produzioni di lampade.
Cosa ama della sua professione e perché l’ha scelta?
Amo il processo creativo del progetto che deve ascoltare le esigenze dei clienti e poi dare soluzioni innovative e realizzabili, con attenzione ai materiali, alle soluzioni spaziali e al risparmio energetico, e permettere un vivere più equilibrato in ambienti accoglienti e sicuri.
Progettare oggetti di design rende la quotidianità più interessante e di qualità.
Ristrutturare case o edifici, che hanno già avuto un ciclo di vita, aggiunge valore ad architetture storiche ma anche più recenti e permette di recuperare spazi ancora utilizzabili, senza consumare altro terreno prezioso.
Quali sono le principali difficoltà della sua professione?
il contatto con clienti che preferiscono fare una scelta tradizionale o che tengono conto solo ed esclusivamente ai costi dell'intervento. Questo è sicuramente importante ma a volte soluzioni innovative costano di più ma risolvono problemi a più lungo termine.
Secondo lei, qual è il ruolo principale di un architetto?
Quello di avere un'idea di progetto complessivo, che sappia coordinare diversi specialisti e tecnici, perché le soluzioni possono essere migliori e più avanzate.
L'architetto concepisce il progetto con un tutt'uno e che mantiene in equilibrio i vari aspetti, sia materiali che estetici, che funzionali.
Qual è, secondo lei, una qualità indispensabile per esercitare la sua professione?
La capacità di Problem Solving è indispensabile, sia nella fase di redazione del progetto che in fase di realizzazione, nel cantiere le problematiche vanno affrontate con tempestività e competenze.
Nella redazione del progetto è fondamentale la capacità di recepire le esigenze del cliente e dare soluzioni.
In cosa consiste la sua professione?
Consiste nell'individuazione delle esigenze e delle problematiche e dare soluzioni creative, innovative e realizzabili.
Cosa la motiva di più nella sua professione?
La voglia di costruire ambienti accoglienti, belli e sicuri.
Di quale progetto conserva più ricordi?
Credo di molti se non di tutti quelli di cui mi sono occupata.
Qual è la sua città preferita?
Sono cittadina del mondo, vivo a Venezia ed ho lavorato prevalentemente in Nord Italia, ci sono molti luoghi del cuore.
Se dovesse costruirsi una casa, che aspetto avrebbe?
Semplice, con materiali naturali e funzionale.
Dove trova l’ispirazione?
Nelle forme della natura che ci circonda, nelle città che ho visitato o dove ho lavorato, nelle architettura del passato e del presente.
Come definisce la relazione tra l’architetto e il cliente?
Una relazione importante, delicata e fondata sulla reciproca fiducia.
In cosa è specializzato?
Interior design, design di mobili ed oggetti, progettazione e ristrutturazioni di architetture storiche ed attuali. Giardini e luoghi ricreativi. Hotel e residenze. Bioarchitettura.
Qual è la sua app preferita al momento?
ArchiCAD, Photoshop, Indesign.
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