Cos’è l’architettura vernacolare?
L’architettura vernacolare è un’architettura tipica di un Paese o di una regione particolare. L’aggettivo “vernacolare” è una parola relativamente recente, nonostante l’etimologia latina: compare infatti solo a partire dal XVIII secolo.
Cos’è l’architettura vernacolare?
L’architettura vernacolare è la realizzazione pratica dell’architettura dell’aria immaginata da Yves Klein. L’espressione designa un’architettura pensata in funzione del territorio su cui si sviluppa e degli abitanti. Un edificio ideato secondo le tendenze dell’architettura vernacolare rispetta i tre criteri dello sviluppo sostenibile (sociale, economico, ambientale) e promuove le attività sociali e professionali all’interno della città. Gli immobili sono costruiti servendosi delle risorse disponibili nella regione di costruzione. Il maggior vantaggio è che queste costruzioni sono quelle che resistono meglio alle condizioni metereologiche della regione in questione. L’architettura vernacolare partecipa largamente alla rivalorizzazione del patrimonio.
Architettura vernacolare e ambiente
L’architettura vernacolare si iscrive in un contesto di rispetto dell’ambiente - il clima occupa un posto importante nella riflessione architettonica, permettendo ad esempio una diminuzione dell’utilizzo del riscaldamento o dell’aria condizionata.
Éric Mercer e l’architettura vernacolare
Éric Mercer definisce un edificio costruito secondo i principi dell’architettura vernacolare come “un edificio appartenente ad un insieme di costruzioni nate da uno stesso movimento di costruzione o di ricostruzione”. Secondo Mercer, un insieme di edifici costruiti secondo l’architettura vernacolare è caratteristico non solo dell’epoca durante la quale è stato costruito, ma anche della classe sociale di chi ne ha ordinato la realizzazione.
L’architettura vernacolare in Italia
L’esempio per eccellenza dell’architettura vernacolare in Italia è il trullo, che si trova nella Valle d’Itria (Puglia centrale).
I trulli sono edifici dalla foggia a quadrilatero e dalla copertura conica, costruiti con massi di calcare grezzamente lavorati, provenienti dai campi limitrofi.
I trulli costituiscono un’espressione architettonica molto particolare: da un lato, furono creati sulla base di una tradizione di tecnologie e tipologie antiche risalente alla preistoria e sopravvissuta nel tempo in Puglia; dall’altro lato, la situazione contingente porta questa tecnologia a un’eccezionale diffusione geografica in un preciso momento storico a cavallo tra il Seicento e la fine del Settecento.